BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

L’uomo "erectus" fu il primo ad osservare la volta celeste?
L’uomo "
sapiens
" si era già reso conto dell’importanza del Sole e della Luna, dei luminari del giorno e della notte?
La complessa macchina del cielo era un' "entità" impalpabile ma reale, una sorta di "Lanterna Magica" che attirava l’attenzione di tutti i popoli fin dai tempi più remoti.
Nonostante la "Scienza Astronomica" non fosse ancora nata, l’osservazione della volta celeste che presso alcune culture raggiunse dei livelli sorprendenti, veniva riprodotta al "suolo" in determinate situazioni tramite particolari strutture megalitiche oppure attraverso semplici - ma non meno significative - immagini istoriate sulla pietra.
L’interesse che le società pre-protostoriche coltivavano per l’astronomia "sferica" viene oggi testimoniato dalla moderna "Archeoastronomia", disciplina che studia le conoscenze astronomiche di questi popoli altrimenti detti "primitivi".

Astronomia di pietra

Nonostante la "Scienza Astronomica" non fosse ancora nata, l’osservazione della volta celeste che presso alcune culture raggiunse dei livelli sorprendenti, in determinate situazioni  veniva riprodotta al "suolo" tramite particolari strutture megalitiche
Attualmente i monumenti megalitici colpiscono il visitatore più per le qualità architettoniche e artistiche che per quelle astronomiche, ma anche questi manufatti costituivano dei "modelli cosmici", strutture ed immagini geometricamente ordinate, allineate al Sole, alla Luna e all’universo stellato, un’espressione delle forze soprannaturali che i corpi celesti rappresentavano per la maggior parte dell’umanità.
Nonostante queste constatazioni siano così semplici da formulare risultano altrettanto difficili da dimostrare. La prima testimonianza scritta che incontrovertibilmente rivela l’utilizzo di un "eliotropio", ossia una struttura dalla quale si poteva osservare il Sole al solstizio d’inverno, ci viene data da Omero nel XV libro dell’Odissea, poema trascritto attorno al VII secolo a. C. (prima età del Ferro), ma che narra avvenimenti riferiti al XII secolo a. C. (età del Bronzo).

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