BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

L’uomo "erectus" fu il primo ad osservare la volta celeste?
L’uomo "
sapiens
" si era già reso conto dell’importanza del Sole e della Luna, dei luminari del giorno e della notte?
La complessa macchina del cielo era un' "entità" impalpabile ma reale, una sorta di "Lanterna Magica" che attirava l’attenzione di tutti i popoli fin dai tempi più remoti.
Nonostante la "Scienza Astronomica" non fosse ancora nata, l’osservazione della volta celeste che presso alcune culture raggiunse dei livelli sorprendenti, veniva riprodotta al "suolo" in determinate situazioni tramite particolari strutture megalitiche oppure attraverso semplici - ma non meno significative - immagini istoriate sulla pietra.
L’interesse che le società pre-protostoriche coltivavano per l’astronomia "sferica" viene oggi testimoniato dalla moderna "Archeoastronomia", disciplina che studia le conoscenze astronomiche di questi popoli altrimenti detti "primitivi".

Carnac - Il complesso dei menhir

In alcuni casi numerosi di questi menhir venivano raggruppati in modo da formare "lunghi allineamenti", talvolta associati a recinti di pietre. Il complesso più significativo ove sorgono questi allineamenti si trova nei pressi del centro di Carnac (Morbihan-Bretagna), dove a settentrione della cittadina in una zona quasi pianeggiante vi sono tre grandi settori di un complesso megalitico molto esteso. Queste serie di lunghi allineamenti attualmente costituiti dalle file di pietre infisse di Le Mènec, Kermario e Kerlescan, che si sviluppano per una lunghezza di 4 Km con ben 2934 menhir, in origine pare raggiungessero una lunghezza di ben 8 Km con circa 7000 menhir, e che tale disposizione servisse, secondo una suggestiva ipotesi di A. Thom, a predire le eclissi.

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