BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

L’uomo "erectus" fu il primo ad osservare la volta celeste?
L’uomo "
sapiens
" si era già reso conto dell’importanza del Sole e della Luna, dei luminari del giorno e della notte?
La complessa macchina del cielo era un' "entità" impalpabile ma reale, una sorta di "Lanterna Magica" che attirava l’attenzione di tutti i popoli fin dai tempi più remoti.
Nonostante la "Scienza Astronomica" non fosse ancora nata, l’osservazione della volta celeste che presso alcune culture raggiunse dei livelli sorprendenti, veniva riprodotta al "suolo" in determinate situazioni tramite particolari strutture megalitiche oppure attraverso semplici - ma non meno significative - immagini istoriate sulla pietra.
L’interesse che le società pre-protostoriche coltivavano per l’astronomia "sferica" viene oggi testimoniato dalla moderna "Archeoastronomia", disciplina che studia le conoscenze astronomiche di questi popoli altrimenti detti "primitivi".

Carnac - Le Manio, un antico osservatorio lunare

Sul fianco settentrionale degli allineamenti di Carnac esiste uno degli osservatori lunari più antichi della Bretagna. Si tratta di quello detto "Le Manio", dove le stazioni d’osservazione sono diverse, ma la mira lontana (Terminatore) è sempre la stessa.
In questo caso la mira centrale è costituita dal grande menhir di Le Manio, pietra alta m 5,80 e posta a Nord-Est dell’allineamento di Kermario.
Uno di questi punti d’osservazione era costituito dal menhir "A", pietra posta in prossimità dell’estremità occidentale di Le Mènec. Da questa stazione si poteva osservare la levata della Luna quando si trovava nella sua stazione intermedia.
Da un secondo menhir (indicato con la lettera "B") era possibile vedere il tramonto della Luna quando raggiungeva la sua minima declinazione.


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