BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

L’uomo "erectus" fu il primo ad osservare la volta celeste?
L’uomo "
sapiens
" si era già reso conto dell’importanza del Sole e della Luna, dei luminari del giorno e della notte?
La complessa macchina del cielo era un' "entità" impalpabile ma reale, una sorta di "Lanterna Magica" che attirava l’attenzione di tutti i popoli fin dai tempi più remoti.
Nonostante la "Scienza Astronomica" non fosse ancora nata, l’osservazione della volta celeste che presso alcune culture raggiunse dei livelli sorprendenti, veniva riprodotta al "suolo" in determinate situazioni tramite particolari strutture megalitiche oppure attraverso semplici - ma non meno significative - immagini istoriate sulla pietra.
L’interesse che le società pre-protostoriche coltivavano per l’astronomia "sferica" viene oggi testimoniato dalla moderna "Archeoastronomia", disciplina che studia le conoscenze astronomiche di questi popoli altrimenti detti "primitivi".

Carnac - Kerlescan "Il Villaggio Bruciato"

A circa trecento metri a Nord-Est dall’allineamento di Kermario si trova il complesso di Kerlescan, che in bretone significa "Villaggio Bruciato". Questa struttura megalitica, è formata da 13 file di menhir disposte a ventaglio.
Le pietre fitte che compongono questo ampio allineamento, lungo circa 200 metri vanno decrescendo in altezza verso l’estremità Est dove le pietre risultano più accostate fra di loro.
In questo caso l’asse del complesso a ventaglio punta all’incirca ove il Sole sorge agli equinozi.
All’estremità occidentale dell’allineamento si trova un grande Cromlech, il quale ricorda vagamente la forma di un barile. Il tratto rettilineo di questo recinto di pietre risulta orientato Nord-Sud e quindi poteva determinare la "linea meridiana".


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