BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

L’uomo "erectus" fu il primo ad osservare la volta celeste?
L’uomo "
sapiens
" si era già reso conto dell’importanza del Sole e della Luna, dei luminari del giorno e della notte?
La complessa macchina del cielo era un' "entità" impalpabile ma reale, una sorta di "Lanterna Magica" che attirava l’attenzione di tutti i popoli fin dai tempi più remoti.
Nonostante la "Scienza Astronomica" non fosse ancora nata, l’osservazione della volta celeste che presso alcune culture raggiunse dei livelli sorprendenti, veniva riprodotta al "suolo" in determinate situazioni tramite particolari strutture megalitiche oppure attraverso semplici - ma non meno significative - immagini istoriate sulla pietra.
L’interesse che le società pre-protostoriche coltivavano per l’astronomia "sferica" viene oggi testimoniato dalla moderna "Archeoastronomia", disciplina che studia le conoscenze astronomiche di questi popoli altrimenti detti "primitivi".

Carnac - Kermario "Il Villaggio dei Morti"

Quattrocento metri oltre a Le Mènec vi è l’allineamento di Kermario, che in bretone significa "Villaggio dei Morti". Questo viale che si estende per 1120 metri di lunghezza, è composto da 1029 menhir disposti su una decina di file non del tutto parallele fra loro.
A differenza del complesso di Le Mènec questo ha una deviazione in più disposta in prossimità della sua estremità occidentale. In questo tratto alcuni menhir raggiungono un’altezza di ben m 5,50, mentre sull’estremità orientale si riduce in maniera decrescente la loro altezza e la distanza fra i vari allineamenti.
Come per il complesso di Le Mènec, gli archeoastronomi hanno considerato un allineamento "medio" che sembrerebbe indicare il punto in cui sorgeva il Sole nel giorno del solstizio d’estate.


Nessun commento:

Posta un commento