BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

L’uomo "erectus" fu il primo ad osservare la volta celeste?
L’uomo "
sapiens
" si era già reso conto dell’importanza del Sole e della Luna, dei luminari del giorno e della notte?
La complessa macchina del cielo era un' "entità" impalpabile ma reale, una sorta di "Lanterna Magica" che attirava l’attenzione di tutti i popoli fin dai tempi più remoti.
Nonostante la "Scienza Astronomica" non fosse ancora nata, l’osservazione della volta celeste che presso alcune culture raggiunse dei livelli sorprendenti, veniva riprodotta al "suolo" in determinate situazioni tramite particolari strutture megalitiche oppure attraverso semplici - ma non meno significative - immagini istoriate sulla pietra.
L’interesse che le società pre-protostoriche coltivavano per l’astronomia "sferica" viene oggi testimoniato dalla moderna "Archeoastronomia", disciplina che studia le conoscenze astronomiche di questi popoli altrimenti detti "primitivi".

La "Chiesa monastica" dell'Isola di Bergeggi (Bergeggi - Savona)

Tra Vado Ligure e Spotorno, a circa 150 metri dalla dirupata costa, emerge l’isola di Bergeggi che ospita alcuni resti di edifici risalenti ad epoche diverse. A circa 50 metri s.l.m., su un breve ed angusto terrazzo posto a picco sul mare, sorgono i resti di una chiesa del X secolo, con annessi i ruderi del monastero, della quale restano le due absidi con monofore, gli altari, parte del muro meridionale ed il perimetro di fondazione.
Questo piccolo complesso alto-medioevale, che ospitò con molta probabilità un insediamento religioso di regola benedettina, risulterebbe dal punto di vista archeoastronomico alquanto significativo. A tal riguardo non sembrerebbe per nulla casuale l’apertura nella navata meridionale, di una monofora verso una declinazione solare pressoché corrispondente al "solstizio d’inverno" e al "Santo Natale" (dies natalis veri solis invicti) nel X secolo. La monofora SE, quindi, permetteva alla luce del Sole nascente sull’orizzonte marino in quelle ricorrenze significative, di illuminare l’altare, la cui collocazione non essendo al centro dell’abside ma spostata verso Sud, poteva essere mirata a tale scopo (M. Codebò - Henry De Santis - E. Calzolari – V. Bonora).


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