BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

L’uomo "erectus" fu il primo ad osservare la volta celeste?
L’uomo "
sapiens
" si era già reso conto dell’importanza del Sole e della Luna, dei luminari del giorno e della notte?
La complessa macchina del cielo era un' "entità" impalpabile ma reale, una sorta di "Lanterna Magica" che attirava l’attenzione di tutti i popoli fin dai tempi più remoti.
Nonostante la "Scienza Astronomica" non fosse ancora nata, l’osservazione della volta celeste che presso alcune culture raggiunse dei livelli sorprendenti, veniva riprodotta al "suolo" in determinate situazioni tramite particolari strutture megalitiche oppure attraverso semplici - ma non meno significative - immagini istoriate sulla pietra.
L’interesse che le società pre-protostoriche coltivavano per l’astronomia "sferica" viene oggi testimoniato dalla moderna "Archeoastronomia", disciplina che studia le conoscenze astronomiche di questi popoli altrimenti detti "primitivi".

Lascaux - Il "pozzo" delle costellazioni

Tra i ricchi affreschi bicromi della grotta di Lascaux, compare una singolare scena pittorica detta dell’uomo-ucciso. La figura umana che sembra giacere sul dorso, rappresentata schematicamente con un "volto a becco", risulta pienamente inserita in una scena più ampia che raggiunge un’estensione di metri 2,75.
La figura umana affronta un bisonte, il quale è rappresentato ferito da una lancia spezzata. Sotto l’antropomorfo compare un bastone con uccello e sulla sinistra un rinoceronte in fuga.
Secondo Michael Rappenglück (Facoltà di Matematica e di Scienze Informatiche dell’Università "Ludwig–Maximilians", Monaco di Baviera) l’immagine dello sciamano che affronta lo spirito del bisonte è da porre in relazione ad alcune costellazioni che passavano in meridiano alla mezzanotte del solstizio d’estate del 16.500 a.C.


Nessun commento:

Posta un commento