BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

L’uomo "erectus" fu il primo ad osservare la volta celeste?
L’uomo "
sapiens
" si era già reso conto dell’importanza del Sole e della Luna, dei luminari del giorno e della notte?
La complessa macchina del cielo era un' "entità" impalpabile ma reale, una sorta di "Lanterna Magica" che attirava l’attenzione di tutti i popoli fin dai tempi più remoti.
Nonostante la "Scienza Astronomica" non fosse ancora nata, l’osservazione della volta celeste che presso alcune culture raggiunse dei livelli sorprendenti, veniva riprodotta al "suolo" in determinate situazioni tramite particolari strutture megalitiche oppure attraverso semplici - ma non meno significative - immagini istoriate sulla pietra.
L’interesse che le società pre-protostoriche coltivavano per l’astronomia "sferica" viene oggi testimoniato dalla moderna "Archeoastronomia", disciplina che studia le conoscenze astronomiche di questi popoli altrimenti detti "primitivi".

Callanish - Le pietre del Sole

In passato diversi studiosi hanno interpretato le incisioni coppelliformi presenti in questo sito come immagini di stelle o costellazioni. Nonostante sia difficile dare credito a queste ipotesi, tale complesso ha trovato puntuali riscontri astronomici, come quasi tutte le strutture di questo tipo. Anche le incisioni potevano quindi avere avuto una funzione cultuale, legata al concetto di sacralità cosmica. Sembrerebbe inoltre che le coppelle racchiuse nei cerchi siano legate alla figura solare. Una simile interpretazione potrebbe essere suffragata dalla recenti osservazioni di John North, che individua nelle pietre dell’avenue una nutrita sequenza di punti di osservazione del primo o l’ultimo bagliore del Sole al solstizio d’inverno.

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