Cronaca della premiazione (di Giuseppe Brunod)
Sabato
7 giugno 2003, presso le cantine «Terre di Barolo» di Castiglione
Falletto, sono state premiate due personalità che hanno reso grande e
famosa l'Italia nel mondo.
Con la dicitura «terre
di Barolo» si intendono quei Comuni (Verduno, Grinzane Cavour, La Morra,
Castiglione Falletto, Serralunga d'Alba, Barolo, Monforte d'Alba,
Novello) specializzati nella produzione del Barolo, uno dei vini più
pregiati della Langa.
Le premiate erano una
scienziata astrofisica ed una giornalista, rispettivamente Margherita
Hack e Tiziana Ferrario. A consegnare il premio è stato il presidente
della cooperativa «Terre di Barolo» Matteo Bosco. Ideatore del premio il
giornalista Gianfranco Alessandria. Presidente del premio Tito Stagno,
che tutti ricorderanno come il cronista dello sbarco sulla Luna. Il
premio «Lunetta d'argento» delle Terre del Barolo viene consegnato
spesso a delle donne, come nel caso di Paola Saluzzo, Susanna Agnelli,
Luciana Littizzetto. La presenza femminile in Piemonte e nella provincia
di Cuneo è ormai solida in tutti i settori della economia e della
cultura.
La cooperativa «Terre del Barolo» ha 400 soci, di cui metà sono donne.
La
manifestazione è stata ripresa da molte televisioni tra le quali la
Rai, Telecupole, Telegranda, Telesette e da numerosi fotografi. Nella
breve cerimonia che è cominciata nella sede della cooperativa «Terre del
Barolo» verso le 11 del mattino, Tito Stagno ha reso un commosso
omaggio a Margherita Hack.
La scienziata,
attivissima nella divulgazione e nella ricerca, vive a Trieste dove
studia astrofisica ed in particolare le Galassie. Ma l'attività della
Hack non è solo lo studio dell'Universo. Da giovane Margherita ha
praticato sport agonistico ed è una convinta vegetariana e pacifista.
Meno note sono le sue attività a favore dei più poveri, nella difesa
della giustizia, della pace e della causa della scienza.
Margherita
Hack, infatti, è stata tra le prime delle fondatrici e le garanti
scientifiche del CICAP assieme ad Umberto Eco ed ad altri numerosi
scienziati e fisici di rilievo internazionale.
La
popolarità e il rispetto del numeroso pubblico per una vita dedicata al
lavoro scientifico si sono visti quando Margherita è entrata in sala.
Tutti i presenti si sono alzati in piedi e con un lungo applauso hanno
reso omaggio all'astrofisica. Tito Stagno ha ricordato come, per le
donne, non sia facile conquistare una posizione o una cattedra. Nemmeno
per Tiziana Ferrario, altra premiata e giornalista Rai da 20 anni, non è
stato facile farsi largo tra gli squali della Rai dove domina,
onnipotente, la politica.
Se nella professione
scientifica e nel farraginoso mondo della cultura una donna può
incontrare ostacoli, alla fine a prevalere è ancora il merito e la
bravura: nella Rai tutto è politica e potere. Non facile dunque, per una
donna che voglia conservare dignità ed indipendenza, farsi largo in
ambienti del genere.
Meritato, dunque, l'elogio di
Tito Stagno che l'aveva incontrata in Rai, fin dai suoi esordi e
giovanissima. Tiziana Ferrario conosceva già le Langhe perche è sempre
venuta nel periodo della raccolta dei tartufi. Ci ha raccontato come
Domenica 8, il giorno successiva alla premiazione, sarebbe partita per
Kabul dove, anche se non esite più il regime dei Talebani che opprimeva
specialmente le donne, la gente continua, purtroppo, a soffrire.
Prima
di partire per una nuova missione la giornalista Tiziana Ferrario ha
dunque voluto ricordare il dolore di un mondo "fuori" dal benessere
europeo di cui la Langa rappresenta un fiore all'occhiello dell¶Italia.
Come a Marherita Hack anche alla giornalista Rai sono state consegnate
365 bottiglie di Barolo ed il presidente della cantina Matteo Bosco ha
invitato le due premiate - poichè Il vino è gioia, convivialità e
amicizia - a dividere le bottiglie con gli amici.
Margherita
Hack ha poi tenuto, una breve lezione di astrofisica raccontando la
visione dell'universo che la scienza attuale comunica al mondo. Nella
semplice lezione, che tutti hanno compreso, ha trovato anche il tempo di
raccontare due barzellette, molto apprezzate dal pubblico. Devono aver
imparato la lezione di umiltà, che sempre viene dalla contemplazione
dell'universo infinito, anche i politici presenti i quali, nei loro
brevi discorsi si sono attenuti ad una sobria presenza, rendendo
specialmente omaggio alle donne premiate. In modo particolare al lavoro
scientifico della nostra astrofisica. Sono intervenuti a rendere omaggio
alla scienziata il sottosegretario Delfino, il presidente della
provincia di Cuneo, Quaglia, il Sindaco di Costigliole Falletto, quello
di Alba ed altri sindaci delle terre di Barolo.
Presente
in sala anche il Presidente degli astrofili di BeneVagienna, a capo di
un nutrito gruppo di oltre 60 soci amanti delle notturne osservazioni
stellari. Flavio Vacchetta ha consegnato come omaggio alla Margherita
Hack un libro di poesie. Quindi Piero Barale, studioso cuneese di
archeoastronomia ha consegnato all' astrofisica una pubblicazione
sull'orientamento astronomico di BeneVagienna, l'antica e romana
«Augusta Bagennorum» edita dal Centro Studi piemontesi di Torino.
Al
termine della sobria cerimonia un rinfresco offerto dalla cantina
«Terre di Barolo» ha coronato la premiazione. Per la cronaca, avendo
assaggiato ad uno ad uno i piatti del buffet, dobbiamo assegnare la
palma del gusto alla «frittata verde» dai profumatissimi sapori anche se
non possiamo fare torto a tutte le altre numerose specialità di salumi,
panini farciti e formaggi di grande qualità che ornavano la tavola
imbandita.
Nessun commento:
Posta un commento