BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

L’uomo "erectus" fu il primo ad osservare la volta celeste?
L’uomo "
sapiens
" si era già reso conto dell’importanza del Sole e della Luna, dei luminari del giorno e della notte?
La complessa macchina del cielo era un' "entità" impalpabile ma reale, una sorta di "Lanterna Magica" che attirava l’attenzione di tutti i popoli fin dai tempi più remoti.
Nonostante la "Scienza Astronomica" non fosse ancora nata, l’osservazione della volta celeste che presso alcune culture raggiunse dei livelli sorprendenti, veniva riprodotta al "suolo" in determinate situazioni tramite particolari strutture megalitiche oppure attraverso semplici - ma non meno significative - immagini istoriate sulla pietra.
L’interesse che le società pre-protostoriche coltivavano per l’astronomia "sferica" viene oggi testimoniato dalla moderna "Archeoastronomia", disciplina che studia le conoscenze astronomiche di questi popoli altrimenti detti "primitivi".

Donne di ferro: Margherita Hack e Tiziana Ferrario a Castiglione Falletto

Cronaca della premiazione (di Giuseppe Brunod)
Sabato 7 giugno 2003, presso le cantine «Terre di Barolo» di Castiglione Falletto, sono state premiate due personalità che hanno reso grande e famosa l'Italia nel mondo.
Con la dicitura «terre di Barolo» si intendono quei Comuni (Verduno, Grinzane Cavour, La Morra, Castiglione Falletto, Serralunga d'Alba, Barolo, Monforte d'Alba, Novello) specializzati nella produzione del Barolo, uno dei vini più pregiati della Langa.
Le premiate erano una scienziata astrofisica ed una giornalista, rispettivamente Margherita Hack e Tiziana Ferrario. A consegnare il premio è stato il presidente della cooperativa «Terre di Barolo» Matteo Bosco. Ideatore del premio il giornalista Gianfranco Alessandria. Presidente del premio Tito Stagno, che tutti ricorderanno come il cronista dello sbarco sulla Luna. Il premio «Lunetta d'argento» delle Terre del Barolo viene consegnato spesso a delle donne, come nel caso di Paola Saluzzo, Susanna Agnelli, Luciana Littizzetto. La presenza femminile in Piemonte e nella provincia di Cuneo è ormai solida in tutti i settori della economia e della cultura.
La cooperativa «Terre del Barolo» ha 400 soci, di cui metà sono donne.
La manifestazione è stata ripresa da molte televisioni tra le quali la Rai, Telecupole, Telegranda, Telesette e da numerosi fotografi. Nella breve cerimonia che è cominciata nella sede della cooperativa «Terre del Barolo» verso le 11 del mattino, Tito Stagno ha reso un commosso omaggio a Margherita Hack.
La scienziata, attivissima nella divulgazione e nella ricerca, vive a Trieste dove studia astrofisica ed in particolare le Galassie. Ma l'attività della Hack non è solo lo studio dell'Universo. Da giovane Margherita ha praticato sport agonistico ed è una convinta vegetariana e pacifista. Meno note sono le sue attività a favore dei più poveri, nella difesa della giustizia, della pace e della causa della scienza.
Margherita Hack, infatti, è stata tra le prime delle fondatrici e le garanti scientifiche del CICAP assieme ad Umberto Eco ed ad altri numerosi scienziati e fisici di rilievo internazionale.
La popolarità e il rispetto del numeroso pubblico per una vita dedicata al lavoro scientifico si sono visti quando Margherita è entrata in sala. Tutti i presenti si sono alzati in piedi e con un lungo applauso hanno reso omaggio all'astrofisica. Tito Stagno ha ricordato come, per le donne, non sia facile conquistare una posizione o una cattedra. Nemmeno per Tiziana Ferrario, altra premiata e giornalista Rai da 20 anni, non è stato facile farsi largo tra gli squali della Rai dove domina, onnipotente, la politica.
Se nella professione scientifica e nel farraginoso mondo della cultura una donna può incontrare ostacoli, alla fine a prevalere è ancora il merito e la bravura: nella Rai tutto è politica e potere. Non facile dunque, per una donna che voglia conservare dignità ed indipendenza, farsi largo in ambienti del genere.
Meritato, dunque, l'elogio di Tito Stagno che l'aveva incontrata in Rai, fin dai suoi esordi e giovanissima. Tiziana Ferrario conosceva già le Langhe perche è sempre venuta nel periodo della raccolta dei tartufi. Ci ha raccontato come Domenica 8, il giorno successiva alla premiazione, sarebbe partita per Kabul dove, anche se non esite più il regime dei Talebani che opprimeva specialmente le donne, la gente continua, purtroppo, a soffrire.
Prima di partire per una nuova missione la giornalista Tiziana Ferrario ha dunque voluto ricordare il dolore di un mondo "fuori" dal benessere europeo di cui la Langa rappresenta un fiore all'occhiello dell¶Italia. Come a Marherita Hack anche alla giornalista Rai sono state consegnate 365 bottiglie di Barolo ed il presidente della cantina Matteo Bosco ha invitato le due premiate - poichè Il vino è gioia, convivialità e amicizia - a dividere le bottiglie con gli amici.
Margherita Hack ha poi tenuto, una breve lezione di astrofisica raccontando la visione dell'universo che la scienza attuale comunica al mondo. Nella semplice lezione, che tutti hanno compreso, ha trovato anche il tempo di raccontare due barzellette, molto apprezzate dal pubblico. Devono aver imparato la lezione di umiltà, che sempre viene dalla contemplazione dell'universo infinito, anche i politici presenti i quali, nei loro brevi discorsi si sono attenuti ad una sobria presenza, rendendo specialmente omaggio alle donne premiate. In modo particolare al lavoro scientifico della nostra astrofisica. Sono intervenuti a rendere omaggio alla scienziata il sottosegretario Delfino, il presidente della provincia di Cuneo, Quaglia, il Sindaco di Costigliole Falletto, quello di Alba ed altri sindaci delle terre di Barolo.
Presente in sala anche il Presidente degli astrofili di BeneVagienna, a capo di un nutrito gruppo di oltre 60 soci amanti delle notturne osservazioni stellari. Flavio Vacchetta ha consegnato come omaggio alla Margherita Hack un libro di poesie. Quindi Piero Barale, studioso cuneese di archeoastronomia ha consegnato all' astrofisica una pubblicazione sull'orientamento astronomico di BeneVagienna, l'antica e romana «Augusta Bagennorum» edita dal Centro Studi piemontesi di Torino.
Al termine della sobria cerimonia un rinfresco offerto dalla cantina «Terre di Barolo» ha coronato la premiazione. Per la cronaca, avendo assaggiato ad uno ad uno i piatti del buffet, dobbiamo assegnare la palma del gusto alla «frittata verde» dai profumatissimi sapori anche se non possiamo fare torto a tutte le altre numerose specialità di salumi, panini farciti e formaggi di grande qualità che ornavano la tavola imbandita.


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