BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

L’uomo "erectus" fu il primo ad osservare la volta celeste?
L’uomo "
sapiens
" si era già reso conto dell’importanza del Sole e della Luna, dei luminari del giorno e della notte?
La complessa macchina del cielo era un' "entità" impalpabile ma reale, una sorta di "Lanterna Magica" che attirava l’attenzione di tutti i popoli fin dai tempi più remoti.
Nonostante la "Scienza Astronomica" non fosse ancora nata, l’osservazione della volta celeste che presso alcune culture raggiunse dei livelli sorprendenti, veniva riprodotta al "suolo" in determinate situazioni tramite particolari strutture megalitiche oppure attraverso semplici - ma non meno significative - immagini istoriate sulla pietra.
L’interesse che le società pre-protostoriche coltivavano per l’astronomia "sferica" viene oggi testimoniato dalla moderna "Archeoastronomia", disciplina che studia le conoscenze astronomiche di questi popoli altrimenti detti "primitivi".

Il cromlech del Piccolo San Bernardo (Valle d'Aosta)

Sul colle del Piccolo San Bernardo (m 2188), valico praticato fin dalle età più remote, si trova il cosiddetto "Circolo di Annibale", in realtà un cromlech costituito da 46 (in origine circa 54) pietre fitte poste alla distanza media di tre metri l’una dall’altra.
Questo recinto megalitico di forma leggermente ellissoidale i cui assi misurano rispettivamente m 84 e 72, venne inesorabilmente danneggiato nel 1862 con la costruzione della strada internazionale. Di conseguenza alcuni menhirs andarono perduti come il dolmen centrale ricordato nella tradizione locale.
Il cromlech, risalente all’età dei Metalli – probabilmente inquadrabile nella seconda metà del III millennio, o al massimo agli inizi del II – pare sia connesso a cerimonie di carattere solare legate ai raduni stagionali delle antiche popolazioni della regione.


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