Il sito indagato dal 1993 al ’95 è posto sul ciglio
di un’ampia ed antica superficie terrazzata e presenta le
caratteristiche di una piccola necropoli ad incinerazione. In questo
sepolcreto caratterizzato da alcuni recinti funerari, è tuttora
rintracciabile il nucleo originario della struttura principale, già in
parte danneggiato e parzialmente distrutto in tempi passati.
In
quest’area probabilmente già a destinazione funeraria, venne realizzato
un vano a pianta rettangolare allungata delimitato da una struttura
muraria di circa 90 cm di spessore. Queste murature perimetrali
realizzate con materiale di provenienza locale, risultano strutturate a
secco tramite l’impostazione di considerevoli elementi litoidi di
origine fluviale. All’interno di questo recinto è stata individuata una
sola sepoltura a pozzetto, che venne localizzata sul versante più
settentrionale del vano esattamente a ridosso del muretto orientato
Sud/Est-Nord/Ovest. Questa disposizione è indubbiamente riferibile alla
prima utilizzazione della struttura funeraria.
L’area
di frequentazione attorno a questa struttura funeraria, restituendo un
numero così limitato di sepolture, ha dato l’impressione che nella
maggior parte dei casi fosse tenuta sgombra e pulita. Solo un impianto
di fondazione di un cippo o signacolo, disposto a pochi metri dal
recinto e giacente ancora parzialmente nel suo antico sito, poteva avere
un’eventuale funzione di segnalazione di una particolare "area sacra", e
quindi di una zona degna di rispetto.
L’ambiente
sistemato all’interno del nucleo originario venne in un secondo tempo
ridotto in due vani minori. La divisione del recinto principale,
realizzata tramite un tratto di muro trasversale, pare rappresenti
l’inizio di una nuova organizzazione dell’intero complesso. Questa
muratura è posta a circa quattro metri dal lato orientale del recinto e
sembra si possa accomunare ad altre strutture presenti in situ, che in
alcuni casi si distinguono per la diversa tessitura costruttiva con la
quale sono stati impostati i nuovi corpi di fabbrica.
La
nuova fase di questo complesso funerario venne caratterizzata
dall’associazione di una serie di vani minori al nucleo più antico. Si
tratta di quattro recinti di forma quadrangolare misuranti in media m
3,30 x 2. Questi ambienti, nella maggior parte dei casi posti a ridosso
del vano principale, erano sigillati da una leggera copertura di
pietrisco minuto costituito da ghiaie fluviali raccolte nel sito
medesimo. In ogni vano dei piccoli recinti vi era una sola sepoltura a
cremazione strutturata: in certi casi a semplice pozzetto, oppure con
cinerario ricoperto da una losa in arenaria o a cassetta litica.
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