BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

L’uomo "erectus" fu il primo ad osservare la volta celeste?
L’uomo "
sapiens
" si era già reso conto dell’importanza del Sole e della Luna, dei luminari del giorno e della notte?
La complessa macchina del cielo era un' "entità" impalpabile ma reale, una sorta di "Lanterna Magica" che attirava l’attenzione di tutti i popoli fin dai tempi più remoti.
Nonostante la "Scienza Astronomica" non fosse ancora nata, l’osservazione della volta celeste che presso alcune culture raggiunse dei livelli sorprendenti, veniva riprodotta al "suolo" in determinate situazioni tramite particolari strutture megalitiche oppure attraverso semplici - ma non meno significative - immagini istoriate sulla pietra.
L’interesse che le società pre-protostoriche coltivavano per l’astronomia "sferica" viene oggi testimoniato dalla moderna "Archeoastronomia", disciplina che studia le conoscenze astronomiche di questi popoli altrimenti detti "primitivi".

Astonomia megalitica a Saint-Martin De Corleans (Aosta)

Una considerevole testimonianza archeologica ritenuta dagli stessi archeologi "più unica che rara" è costituita dall’area di culto e di sepoltura di Saint-Martin de Corléans (Aosta). Le strutture, di tipo megalitico, si trovano distribuite su un’area di oltre un ettaro e rimasero in funzione per circa un millennio, dal neolitico Finale sino agli inizi dell’età del Bronzo (3000 – 2000 a. C.).

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