BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

L’uomo "erectus" fu il primo ad osservare la volta celeste?
L’uomo "
sapiens
" si era già reso conto dell’importanza del Sole e della Luna, dei luminari del giorno e della notte?
La complessa macchina del cielo era un' "entità" impalpabile ma reale, una sorta di "Lanterna Magica" che attirava l’attenzione di tutti i popoli fin dai tempi più remoti.
Nonostante la "Scienza Astronomica" non fosse ancora nata, l’osservazione della volta celeste che presso alcune culture raggiunse dei livelli sorprendenti, veniva riprodotta al "suolo" in determinate situazioni tramite particolari strutture megalitiche oppure attraverso semplici - ma non meno significative - immagini istoriate sulla pietra.
L’interesse che le società pre-protostoriche coltivavano per l’astronomia "sferica" viene oggi testimoniato dalla moderna "Archeoastronomia", disciplina che studia le conoscenze astronomiche di questi popoli altrimenti detti "primitivi".

Le incisioni rupestri di Bric Lombatera

Su questa piattaforma, la quale è composta da tre superfici piatte e orizzontali, compare oltre alle numerose incisioni coppelliformi, un sistema incisorio a disposizione libera composto da coppelle interconnesse da canaletti i quali sfociano in una e vera propria vaschetta emisferica.
Sulla parte inferiore della piattaforma principale (1) vi sono incise due piccole coppelle inglobate in un’incisione pediforme a fondo piano, una croce coppellata a bracci disuguali e un’interessante istoriazione costituita da una sagoma di piccolo coltello (cm 13 di lunghezza) di tipo Introbio.
Sugli altri due affioramenti continuano le rappresentazioni coppelliformi singole o unite da canaletti.
Tutte queste incisioni sono riferibili all’età del Ferro.

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