BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

BENVENUTI NEL CIELO DELLA PREISTORIA

L’uomo "erectus" fu il primo ad osservare la volta celeste?
L’uomo "
sapiens
" si era già reso conto dell’importanza del Sole e della Luna, dei luminari del giorno e della notte?
La complessa macchina del cielo era un' "entità" impalpabile ma reale, una sorta di "Lanterna Magica" che attirava l’attenzione di tutti i popoli fin dai tempi più remoti.
Nonostante la "Scienza Astronomica" non fosse ancora nata, l’osservazione della volta celeste che presso alcune culture raggiunse dei livelli sorprendenti, veniva riprodotta al "suolo" in determinate situazioni tramite particolari strutture megalitiche oppure attraverso semplici - ma non meno significative - immagini istoriate sulla pietra.
L’interesse che le società pre-protostoriche coltivavano per l’astronomia "sferica" viene oggi testimoniato dalla moderna "Archeoastronomia", disciplina che studia le conoscenze astronomiche di questi popoli altrimenti detti "primitivi".

Hanno collaborato

Mario Codebò, Genova, Istituto Internazionale di Studi Liguri; SAIt.

Henry De Santis, Genova, Associazione SAIt.

Giuseppe Veneziano, Genova, Osservatorio Astronomico di Genova; Associazione Ligure per lo Sviluppo degli Studi Archeoastronomici.

Luigi Felolo, Genova, Associazione Ligure per lo Sviluppo degli Studi Archeoastronomici.

Enrico Calzolari, La Spezia, Associazione Ligure per lo Sviluppo degli Studi Archeoastronomici.

Davide Gori, La Spezia, Associazione Ligure per lo Sviluppo degli Studi Archeoastronomici.

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